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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Iphone 12 mini non vende, possibile stop alla produzione entro il Q1



Il compatto della mela morsicata, sugli scaffali dai primi di novembre dello scorso anno, sembra non aver conquistato i cuori degli utenti. Nonostante infatti le ottime premesse che anticipavano il lancio, la speranza di Apple di vendere milioni di 12 mini non ha incontrato i favori degli appassionati, che appaiono più orientati verso i modelli dalle diagonali display più generose.

Le scarse vendite sembrano quindi essere la causa della prematura dipartita del modello, che potrebbe già avvenire nel primo trimestre del 2021. Guardando ai dati di mercato, il piccolo della famiglia ha pesato per il 6 per cento nelle quote di mercato di iPhone tra ottobre e novembre 2020, i due mesi del lancio «spezzettato» dei nuovi modelli, con i quattro telefoni che sono arrivati in due date diverse.

La notizia stupisce perché da più parti sembrava chiaro che gli utenti chiedessero espressamente un telefono più piccolo. Smartphone che si ingrandiscono sempre di più sembravano aver lasciato libera una nicchia che il 12 mini avrebbe potuto occupare grazie al suo display da 5,4 pollici (contro i 6,1” di 12 e Pro e i 6,7” del Pro Max). Però così non è stato.

I principali indagati del flop sarebbero il prezzo e le prestazioni. Mini parte da 839 euro, solo cento in meno del 12 standard con cui condivide tutte le caratteristiche tecniche, dal chip alla doppia fotocamera al design, con l'unica differenza dello schermo (Altra storia invece Pro e Pro Max che partono da 1.189 e 1.289 euro). La ridotta autonomia della batteria sottolineata dalle prime recensioni sembra aver dato un discreto scossone alle vendite così come le fotocamere. Sono come quelle del 12, altro telefono di cui si prevede un taglio alla produzione, ma decisamente inferiori agli occhi digitali di Pro e Pro Max, che subiscono invece un incremento della produzione.

Ad ogni modo il 12 mini è l'unica macchia in una linea che sta volando nelle vendite. Al lancio iPhone 12 è diventato subito il telefono 5G più venduto al mondo, nell'ultimo trimestre 2020 Apple ha visto una crescita globale delle spedizioni dell'otto per cento rispetto al 2019 e per il primo trimestre del 2021 ci si aspettano 55 milioni di unità vendute. JP Morgan prevede quindi una diversa redistribuzione della produzione, con il mini e il 12 che lascerebbe il posto soprattutto al Pro Max, al Pro e, strano ma vero, all'iPhone 11. Il vecchio modello a quanto pare continua a vendere bene, merito soprattutto del taglio di prezzo: ora parte da 719 euro.

La défaillance del mini (e, in parte, del 12) avrebbe impatto solo sulla produzione. Il piccolo iPhone resterà in vendita fino al lancio dei nuovi iPhone 12s o 13 previsto per settembre e a proposito di novità JP Morgan parla anche di uno slittamento dell'SE. La terza incarnazione dell'«iPhone low cost» dovrebbe arrivare non nel 2021 come previsto ma l'anno successivo.

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