Passa ai contenuti principali

In primo piano

Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

L’ossigeno non manca, la carenza è nei contenitori: «riconsegnateli per evitare un’altra emergenza»



Tenendo conto del particolare momento che stiamo vivendo sul fronte sanitario, la paura della carenza di ossigeno potrebbe costituire una criticità, secondo alcune recenti notizie apparse sui media. A mancare non è l'ossigeno, che viene prodotto a sufficienza, ma i contenitori in cui inserirlo per poterlo somministrare ai pazienti con insufficienza respiratoria.

A tal proposito, AIFA, Assogastecnici e Federfarma, hanno esortato i fruitori a restituire dispositivi medici, quali bombole di ossigeno e contenitori criogenici svuotati, a fronte dell’esponenziale richiesta degli stessi. L’ossigenoterapia è considerata uno dei trattamenti essenziali per mantenere in vita il paziente affetto da SARS-CoV 2, che presenta insufficienze respiratorie.

Numerosi utenti tendono a non restituire i contenuti svuotati sia a causa della scarsa informazione in merito sia per paura di perderne la disponibilità.

Si sta verificando un fenomeno “di accaparramento”, come per la carenza di mascherine durante la prima ondata della pandemia. In molti altri casi le bombole di ossigeno, oramai vuote, vengono dimenticate nei magazzini di farmacie o strutture sanitarie.

«Le aziende specializzate stanno producendo le bombole a ritmo continuo, ma a fabbricarle e distribuirle ci vuole molto tempo, anche perché non sono come una mascherina. Quindi per supplire alla mancanza, stiamo cercando di recuperare e far restituire quelle che sono in giro e non utilizzate», è quanto afferma Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, all’Agenzia ANSA.

È forse necessario gestire al livello centrale questo bene, ora, così prezioso?

 

Commenti