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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

Ristorazione, Coldiretti evidenzia la crisi e l’insufficiente ripartenza degli esercenti



L’Italia riprova a rilanciarsi, dopo aver affrontato il peso delle chiusure dovute all’emergenza sanitaria, tuttavia come gli effetti sono stati ben diversi tra settore e settore. Se infatti numerose aziende possono comunque contare sullo smart-working, quelle di ristorazione (pari al 35% dei consumi alimentati e 84 miliardi di euro) sono in difficoltà e non sempre la vendita a domicilio è sufficiente. 

Anzitutto la domanda è fortemente calata. Secondo Coldiretti è stato registrato un crollo dei consumi pari a quasi l’80%, causato da un ridotto afflusso di clientela e, quindi, un drastico taglio delle forniture alimentari. Inoltre con l’aumento dello smart-working negli uffici, sono diminuiti i lavoratori clienti nella “pausa pranzo”, così come la mancanza di turisti lascia svuotate le sedie. 

Oltre a questo ci sono tutte le normative da rispettare per le distanze, la riduzione dei posti a sedere disponibili e gli obblighi di igienizzazione, con relativi costi. L’insieme di tutti questi fenomeni ha portato per tanto numeri esercizi a preferire mantenere la chiusura, con alcuni negozianti (specialmente pub e bar ma anche ristoranti e trattorie) che considerano anche la mancanza di rapporto umano come punto fondamentale, tanto da non scegliere nemmeno l’opzione della vendita d’asporto

Una crisi che si ripercuote su tutto il settore agroalimentare, con le industrie e le aziende agricole che si trovano con prodotti invenduti e cali nelle vendite, per un problema che colpisce sia i ristoranti cittadini che gli agriturismi, che nonostante le posizioni isolate in campagna permettano un miglior adeguamento per il rispetto delle normative sanitarie risentono egualmente dell’insieme dei probemi. 

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