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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Periodo quarantena Covid, in Europa è aumentato il consumo di vino



Il coronavirus, che nel periodo più critico ha costretto presso le proprie residenze i cittadini europei, ha visto una crisi generale di tutti i settori di produzione e servizi. Tuttavia ci sono alcune rilevanti eccezioni. 

Infatti, nei mesi di lockdown, proprio a causa della forzata quarantena in casa e in alcuni casi anche dal lavoro, è aumentata la frequenza del consumo di vino, contro una diminuzione dei consumi di birra e alcolici

Sicuramente una crescita allarmante tra i giovani, tuttavia secondo gli studi condotti dall'Euawe, l'Associazione europea di economisti del vino e dall'Università di Bordeaux, la frequenza di consumo di vino più alta si è verificata tra i 30 e i 50enni. 

Secondo i risultati c’è stato un’importante aumento del consumo in Francia, mentre nei tre paesi meridionali presi in esame, Spagna, Portogallo e Italia, è stata soprattutto la fascia d’età più anziana a trainare i consumi maggiori di vino. Non sfonda la vendita online, con solo il 20% degli intervistati che e ha acquistato online, con l’Italia in testa per l’8,3% seguita dal 6,6% degli spagnoli, il 5,2% dei portoghesi e il 4,6% dei francesi. 

Tra i fattori che hanno influito maggiormente sull’acquisto il reddito famigliare più elevato e l’assenza di figli a casa, mentre le famiglie a basso reddito hanno aumentato la frequenza del consumo di bitta. 

In risposta, i prezzi medi dell’acquisto di vino in questo periodo sono stati inferiori alla media, mentre i superalcolici hanno subito una forte flessione negativa sulle vendite. 

Il risultato, frutto di un sondaggio condotto in Portogallo, Spagna, Belgio, Francia, Austria, Germania, Svizzera e Italia su un campione di 6.600 risposte, ha visto la partecipazione per il nostro paese delle Università di Verona, Bologna, Padova, e della Libera Università di Bolzano

Interessante l’aumento di corsi digitali di degustazione proposti online, che hanno riscontrato notevole successo e partecipazione.

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