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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Calo dei consumi di gas, aprile 2020 peggio del decennio scorso per industrie e settore termoelettrico



Aprile chiude con pesanti ripercussioni sui consumi del gas. La crisi dovuta all’emergenza sanitaria del coronavirus ha provocato tra gli altri fenomeno un calo del 23,1% dei consumi rispetto al mese corrispettivo del 2019, bloccandosi sulla soglia dei 4210,7 milioni di metri cubi (mln mc) di gas consumati. Un dato inferiore alla stessa media, in calo del 13,2% rispetto al decennio 2010-19. 

Gli studi condotti e i dati elaborati da Snam Rete Gas e dal ministero dello Sviluppo Economico, pubblicati sull’ultimo numero di Staffetta Gas evidenziano come a livello cumulativo nel primo quadrimestre il calo del consumo sia stato del 9,5% rispetto al 2019 e del 7,8 rispetto alla media del decennio, ovvero 28.086,2 mln mc. Se consideriamo i prelievi del comparto civile questi sono diminuiti di circa 370 mln mc (quindi 16,6%, a 1.855,1 mln mc), evidenziando come la domanda del settore di consumo sia stata drasticamente colpita dal lockdown sui consumi non domestici. In sintesi, se è vero che i consumi domestici sono stati rilevanti dato che moltissimi lavoratori si sono trovati costretti nelle proprie abitazioni, i consumi aziendali sono invece drasticamente calati e, al contempo, i consumi domestici non hanno pareggiato la mancanza di consumi aziendali, e questo sebbene la media delle temperature di aprile sia stata più bassa rispetto al 2019. 

Considerando quindi il primo quadrimestre il settore termoelettrico cede complessivamente oltre 1 miliardo di metri cubi, ovvero il 10,6% rispetto al 2019 e il 3,1% rispetto al decennio scorso, fermandosi a 7.738,3 mln mc. Anche le retri di distribuzione perdono un miliardo, il 6,1% e l’8,3% dei periodi analizzati fermandosi a quota 15.445 mln mc. L’industria perde invece 550 mln mc, fermandosi a 4.474,8 mln mc e a -11% e -6%. 

Per quanto concerne il solo mese di aprile è il settore delle centrali termoelettriche quello che registra la flessione più pronunciata sia in termini assoluti che percentuali, che con 1.446,9 mln mc registra un calo del 24,4% rispetto al 2019 e -13% rispetto alla media decennale, ovvero -470 mln mc. L’impatto del coronavirus ha pertanto penalizzato pesantemente i consumi del gas di aprile ma al contempo registrato un aumento della domanda elettrica proveniente dalle industrie idroelettriche

L’industria in generale registra cali rilevanti, pari a -23,2% rispetto al 2019 e -18,7% rispetto alla media 2010-19, fermandosi a quota 890 mln mc, ovvero non consumando 170 mln mc.

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