Gli italiani sono da sempre un popolo di risparmiatori e l’emergenza sanitaria attuale non dimostra eccezioni, anzi. Il Financial Times ha rilevato la crescita dei tassi di risparmio pubblicati dalla Banca centrale europea (Bce) e dalla Banca d’Inghilterra (Boe), segnalando come questi siano al di sopra delle medie di lungo periodo.
Il dato è stato segnalato in quattro delle cinque principali economie europee, dove l’emergenza coronavirus e il lockdown conseguente hanno congelato i consumi e incentivato il deposito bancario dei risparmi. Se in Francia la media era di un deposito di 3,8 miliardi, ora sono stati registrati 20 miliardi, con la Banca di Francia che ha segnalato come a metà maggio questo trend sia ulteriormente accelerato, salendo alla cifra di 60 miliardi di euro depositati. Dato simile in Spagna, dove il risparmio è stato di 10,2 miliardi a marzo contro la media di 2,3 miliardi, così come nel Regno Unito che raggiunge il livello record di 13,1 miliardi di sterline. Anche l’Italia conferma il dato, passando dalla medie di 3,4 miliardi alla cifra di 16,8 miliardi depositati dai risparmiatori nostrani.
La Commissione europea aveva stimato l’aumento dei risparmi dal 12,8% del reddito disponibile lo scorso anno a un massimo record del 19% quest'anno, prima di ridursi al 14,5% l'anno prossimo. La preoccupazione ora è che il trend si confermi, immaginando che difficilmente i risparmiatori siano intenzionati a spendere.
Eccezione alla regola la Germania, dove culturalmente i tedeschi sono portati a ritirare i soldi dai conti correnti preferendo conservarli in contanti durante i periodi di crisi, con la Bundesbank che riferisce di un aumento di denaro in circolazione tra gennaio e maggio di 39,7 miliardi, per quanto con “circolazione” si intende comunque un risparmio presso la propria abitazione.
Philip Lane, capo economista della Bce, ha dichiarato: «Quest'anno c'è stato un notevole aumento dei risparmi delle famiglie - ha dichiarato - E una delle grandi questioni macro che dovremo porci è quanto durerà questo ritardo delle famiglie nei consumi». Melanie Debono, economista di Capital Economics, ha aggiunto che «molte famiglie hanno accumulato risparmi involontari nelle ultime settimane, quindi i loro saldi bancari saranno piu' sani di quanto non fossero prima della crisi. Ma molti saranno riluttanti a spendere liberamente come hanno fatto in passato perchè saranno diffidenti nei confronti dei luoghi affollati, dei trasporti pubblici e dei viaggi all'estero».
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