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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

16 dicembre scade il saldo Imu/Tasi, aliquote in rialzo a Torino, Pordenone, La Spezia e Avellino



È fissata al 16 dicembre la scadenza ultima per Imu e Tasi. Secondo il rapporto Rapporto Imu/Tasi 2019, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della UIL, sono oltre 25 milioni i proprietari di immobili non registrati come prima casa che dovranno versare le imposte ai vari Comuni, per un valore di 10,3 miliardi di euro e un conto totale finale, sommando tutti i saldi, di 20,5 miliardi. 

Le aliquote sono generalmente in rialzo (234 Comuni), anche in capoluoghi di regione o provincia come Torino (l'aliquota sulle case affittate a canone concordato sale dal 5,75 al 7,08 per mille, mentre quella a canone libero dall'8,6 al 9,6 per mille), La Spezia (aliquota dal 4,6 al 6 per mille), Pordenone (10,6 per mille su negozi sfitti) e Avellino (da 10,5 a 10,6). Risultano invece in calo Vercelli, Biella, Pavia, Lucca, Firenze, Grosseto e Taranto

Le città più care, in rapporto ad un’abitazione con rendita catastale derivante dalla media ponderata delle abitazioni di ogni singola Città (stante i dati dell’Agenzia delle entrate) sono Roma (totale 2.064), Milano (2.040), Bologna (2.038), Genova (1.775), Bari (1.702), Siena (1.663), Foggia (1.487), Padova (1.471) e Venezia (1.457), tutte sopra la media nazionale di 1.070. 

Secondo Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL, «il costo medio complessivo del doppio balzello su una seconda casa, ubicata in un capoluogo di provincia sarà di 1.070 euro (535 euro da versare con la rata di dicembre) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città». Consideriamo inoltre che i costi sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli) sono sempre ubicate in un capoluogo di provincia. In questi casi il costo medio sarà di 2.610 euro annui (1.305 euro per il saldo di dicembre), con punte di oltre 6 mila euro. In caso di cantine, garage, posti auto o tettoie, l'Imu/Tasi tocca aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro a saldo), con punte di 110 euro annui.

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