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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Il consumo di latticini diminuisce il rischio di mortalità



Il latte, e in generale i prodotti lattiero-caseari, non hanno nessuna relazione con la mortalità, ma anzi con un consumo di latte tra i 160 e i 120 grammi al giorno è possibile ridurre il rischio di mortalità del 25%, diminuendo il rischio di tumori e di malattie cardiovascolari. È quanto dimostrato in uno studio europeo, Prospective investigation on cancer and nutrition (Epic -Italy), pubblicato su “The American Journal of Clinical Nutrition” e presentato all’Agro-Food Lab dell’Università di Brescia, ad un convegno organizzato dalla Aop Latte Italia, l’associazione del settore aderente alla Confcooperative.

Lo studio, che ha coinvolto 520mila persone in 10 paesi, è stato condotto su 45.009 persone per una media di 14,9 anni, durante i quali dei 2.468 decessi, di cui il 59% di cancro e il 19% per malattie cardiovascolari, nessuno ha registrato un’associazione tra il consumo dei prodotti lattiero-caseari e la mortalità. Al contrario, invece, l’assunzione di latte ha diminuiti sensibilmente la mortalità, indifferentemente dall’uso di latte intero o scremato.

Uno studio che evidenzia non solo le proprietà di questi alimenti ma che ne rimarca l’importanza anche a livello economico. In Italia l’ente rappresenta 600 cooperative, a cui aderiscono 17 mila stalle che producono il 63% della materia prima nazionale per un valore di 7 miliardi di euro, pari al 50% del fatturato nazionale del comparto. Il coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari, Giovanni Guarneri, commenta: «Sono questi messaggi positivi e rassicuranti che stiamo diffondendo in una campagna di comunicazione sul web e sui social autofinanziata dalle cooperative, intitolata “Verde Latte Rosso”».

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