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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Sim Swamp Fraud, aumentano in Italia i rischi di clonazione della sim e i pericoli per l’home banking



Di pari passo con lo sviluppo della tecnologia, i rischi dietro l’angolo sono raddoppiati. Ogni attività oggi passa online, qualsiasi azienda lo sa ed è pronta a portare sulla rete i propri servizi. Un principio che le banche hanno compreso appieno sviluppando e spingendo il sistema di Web Banking, invitando i clienti ad effettuare le proprie transizioni dal pc o dal cellulare. Oggi gli smartphone fungono da vero e proprio terminale, trasformati così in una vera e propria chiave per tutto. 

Tuttavia ciò comporta un rischio notevole. Qualche anno fa la clonazione della sim card era vista come una preoccupazione rilevante, che portava a registrare pesanti addebiti sulla propria bolletta telefonica per chiamate mai effettuale. Oggi invece l’acquisizione di quei dati della sim card possono portare all’acquisizione dei dati e delle credenziali di accesso al servizio di home banking. È il caso dello “Sim Swap Fraud”, traducibile come “Frode del Cambio di Sim”, un reato che ha cominciato ad essere registrato inizialmente negli Stati Uniti nel 2015 per poi diffondersi anche in Italia. 

Alessandro Rossetti e Francesco Faenzi, esponenti della Business Unit Digital Trust di Soft Strategy, spiegano come questa frode informatica ha già sottratto ai clienti italiani 300mila euro. Durante la clonazione l'utente riscontra il blackout della propria linea a seguito dell'annullamento della funzionalità, mentre l’hacker ottiene l’accesso al conto grazie all’uso del numero telefonico della vittima, spesso fattore di autenticazione utilizzato per i servizi bancari a seguito dell’abbandono delle chiavette dispositive. 

Una raccolta di dati che può accadere soprattutto quando si rendono pubblici alcuni dati, ad esempio su reti WiFi preparate ad hoc o a causa di software malevoli. 

Come evitare queste truffe? Secondo Rossetti si possono adottare una serie di accorgimento, come utilizzare dati biometrici o token fisici per confermare la propria identità, oppure utilizzando apposite password manager, o ancora dispositivi di sicurezza a due fattori come le chiavi di sicurezza hardware. Insomma, bisogna rinunciare a un po’ di comodità digitali.

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