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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Crescono i consumi in Europa del 3,4%, l’Italia primeggia col 4% rispetto al 2018



Nel ranking del largo consumo delle principali economie europee l’Italia registra un progresso rilevante, raggiungendo il primo posto della classifica. A rilevare la graduatoria è il report trimestrale di Nielsen, volto a monitorare l’andamento macroeconomico del largo consumo di 30 paesi europei (15 provenienti dall’Unione e 15 non appartenenti alla Comunità). 

Con una crescita del largo consumo al 4%, l’Italia si posiziona davanti alla Germania (con un fatturato pari a +2,4%), alla Spagna (al +2,3%), alla Francia (al 1,3%) e al Regno Unito (con un lieve aumento pari al +0,7%). Il “vecchio continente” registra inoltre una crescita media del 3,4%. Un aumento dovuto soprattutto all’aumento dei volumi del 3,3% rispetto al secondo trimestre del 2018 e un incremento dei prezzi dell’1,4%. Si registra tuttavia un condizionamento nel confronto col secondo trimestre ’18 dovuto alla Pasqua, la quale lo scorso trimestre cadeva nel primo trimestre. 

L’ad di Nielsen Italia, Laurent Zeller, dice: «A fronte di nove mesi positivi per l'Italia, con una crescita in valore del 2% dall'inizio dell'anno, nei prossimi mesi si prevede che in Europa si verifichi un rallentamento economico dovuto alla Brexit e alle dispute sui dazi internazionali. In uno scenario così incerto, è probabile che la domanda si riduca lievemente soprattutto per i prodotti di largo consumo».

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