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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Calo dei costi di tartufi, Coldiretti stima un aumento degli acquisti nella stagione delle “sagre”



Cala il costo del tartufo in Italia, aprendo la principale stagione di acquisti per il fungo tipogeo, leccornia molto apprezzata. La borsa del tartufo di Acqualagna (Pesaro-Urbino) fissa a 2000 euro al chilo per pezzature oltre i 50 grammi il prezzo per il tipo di tartufo più pregiato, registrando un calo dei costi pari al 5%. Importi ancora più convenienti per le pezzature più piccole, che vanno da 1500 euro tra i 15 ed i 50 grammi a 1000 euro al chilo sotto i 15 grammi. 

Coldiretti registra favorevolmente il contenimento dei prezzi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando si registravano per le stesse dimensioni valori di 2100 euro al chilo. L’ente sottolinea come l’avvio di feste, sagre e mostre dedicate al prodotto lungo l’Italia favorirà l’acquisto offendo occasioni di assaggio alle migliori condizioni possibili. 

L’associazione afferma: «Si tratta di un vero affare soprattutto se confrontati con i valori record del 2017 quando a causa della siccità al debutto della stagione 2017 sullo stesso mercato di Acqualagna un bianco grande era quotato 3.500 euro al chilo, un medio 2.900, un piccolo 2mila euro, praticamente il doppio». 

«Dal Piemonte alle Marche, dalla Toscana all'Umbria, dall'Abruzzo al Molise, ma anche nel Lazio e in Calabria sono numerosi - precisa la Coldiretti - i territori battuti dai ricercatori. Si stima che siano coinvolti complessivamente oltre centomila i raccoglitori ufficiali che riforniscono negozi e ristoranti ed alimentano un business che comprensivo di indotto sviluppa un valore stimato in circa mezzo miliardo di euro tra fresco, conservato o trasformato anche grazie alla grande capacità di attrazione turistica ed enogastronomica». Un dato che registra inoltre delle buone condizioni climatiche, che fanno presagire un’ottima stagione per il Tuber magnatum Pico, il quale si sviluppa in terreni freschi e umidi.

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