Meno di una casa su due è protetta dal rischio incendio. L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) lancia l’allarme in occasione della Giornata dell'Educazione Assicurativa, voluta proprio dall’ente per diffondere i concetti di rischi e coperture, richiedendo alle compagnie una maggiore trasparenza.
Ad inaugurare l’evento Fabio Panetta, presidente dell’autorità di settore, il quale ha voluto sottolineare come «In Italia la cultura assicurativa va rafforzata al fine di ridurre il ritardo che ancora ci distanzia dagli altri Paesi», specialmente nel settore considerato “sacro” dagli italiani, ovvero il mattone, simbolo di risparmio e sicurezza per la propria persona e famiglia. Un dato che stona tuttavia col ridotto numero di case coperte dal rischio incendio, pari solo al 43%, con un dato che crolla addirittura al 2,4% per il rischio di eventi sismici e alluvioni, eventi che in questi ultimi anni (dall’Emilia all’Abruzzo, dalla Liguria alla Calabria) hanno sconvolto il paese.
Citando qualche dato, si evidenzia come gli italiani hanno speso 107 miliardi di euro in giochi e lotterie a fronte di soli 17 miliardi per polizze del ramo danni, ed al contempo i premi versati per le polizze che garantiscono una rendita in caso di mancata autosufficienza sono poco più di 100 milioni di euro.
Panetta tuttavia muove una critica anzitutto agli enti del settore: «Scelte non accurate per insufficiente consapevolezza – afferma il presidente - ovvero, in alcuni casi, per effetto di false informazioni e, in altri casi, di vere e proprie truffe possono determinare risultati gravemente dannosi», richiedendo pertanto una maggiore trasparenza, poiché «più i cittadini sono capaci di comprendere e confrontare i prodotti che vengono loro offerti, più saranno in grado di effettuare scelte consapevoli. Stiamo dedicando un impegno rilevante a questi obiettivi, e soprattutto a come raggiungere fasce sempre più ampie e diverse della popolazione». Una maggiore diffusione di conoscenze e competenze finanziare e assicurative potrà avvicinare i risparmiatori i quali non hanno familiarità con i prodotti finanziari.
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