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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Un italiano su quattro prepara marmellata in casa, l’Italia prima per trasparenza sui prodotti



Col cambio della stagione cambia la dieta ortofrutticola, con l’arrivo della frutta di stagione e l’interruzione delle coltivazioni non di serra dei classici frutti estivi. Tuttavia, nonostante il mondo oggi vada di fretta, molti italiani hanno deciso di ritagliarsi parte del proprio tempo per ripristinare una vecchia usanza volta proprio a conservare più a lungo la frutta: la preparazione di conserve e marmellate

Secondo i dati pubblicati dalla Coldiretti, una famiglia italiana su quattro (pari al 23%) con l’arrivo dell’autunno si adopera per preparare vasetti di conserve, garantendosi una sana alimentazione, sapendo con precisione gli ingredienti usati e riducendo i costi. La notizia, resa pubblica durante il primo Cooking Show al Villaggio contadino di Bologna, si inserisce nella cornice di interventi degli agrichef voli a insegnare i metodi di conserva migliori, dalle marmellate alle passate sino ai sottaceti e sottoli

Comportamenti virtuosi, sospinti probabilmente dalle paure verso gli scandali alimentari piuttosto che dalle notizie che rimpallano sui media, che portano a spesare intere giornate di settembre e ottobre nella preparazione delle conserve, dovendo lavare il prodotto, pulirlo, eliminare impurità ed eventuali ammaccature, cucinarlo e metterlo poi nei contenitori. 

Il vantaggio per molte persone è quello così di conoscere al meglio gli ingredienti utilizzati. Certo, la materia prima, la frutta, generalmente non è disponibile direttamente, per cui bisogna fidarsi dei rivenditori, tuttavia i dati fanno ben sperare. Secondo il report del ministero della Salute sul “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti”, solo lo 0,9% dei prodotti italiani presenta residui di prodotti fitosanitari superiore alla norma, mentre sale al 2% per quelli importati (gli ortaggi arrivano al 5,9%). 

L’Italia in somma risulta prima in Europa sulla trasparenza dell’informazione ai consumatori estendendo a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti.

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