Passa ai contenuti principali

In primo piano

Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Aumentano i consumi della carne, eccellenza italiana; crollo dei sostitutivi



Gli italiani riscoprono il valore della carne vera e propria, abbandonando le “mode” legate all’alimentazione vegana. Secondo la Coldiretti, sulla base dei dati Ac Nielsen relativi al 2018, il consumo dei prodotti a base vegetale sostitutivi della carne segnala un crollo del 41% negli acquisti dei wurstel vegetali e del 9% di tofu e seitan. In aumento il consumo di carne confezionata, che vede l’aumento della domanda di 13 punti percentuali. 

Secondo i dati dell’ultima indagine della Coldiretti-Ixè, il consumo pro capite di carne è stimato intorno ai 79 chili, al di sotto dei livelli di altri paesi europei (con Germania e Francia che registrano gli 86 chili e la Spagna 100). Il 45% dei consumatori predilige la carne proveniente da allevamenti italiani, il 29% da allevamenti locali e il 20% carni con marchio Dop, Igp o garantite da altre certificazioni. Inoltre il 63% degli italiani risulta disponibile a pagare il prodotto ad un prezzo maggiorato ove venga rispettato al massimo il benessere degli animali. 

La Coldiretti constata così come «Gli italiani hanno riscoperto il valore della carne e smascherato l'inganno di utilizzare nomi come burger, fettina, bistecca o simili per vendere prodotti a base vegetale che non ne hanno nulla a che fare. Lo testimonia la nuova attenzione al contributo indispensabile delle proteine di origine animale nonostante le fake news, gli allarmismi infondati, le provocazioni e le campagne diffamatorie». 

Una buona notizia per i produttori locali, che testimonia l’eccellenza degli allevamenti tricolori. «La carne italiana – sostiene il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l'adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica».

Commenti