Il mercato del make up e dei cosmetici, nonostante la domanda che da sempre lo alimenta, deve cercare nuovi metodi per incentivare l’acquisto di loro prodotti. Ma come attirare nuovi clienti e pubblicizzare nuovi articoli lanciati sul mercato? Ecco che, per rispondere a questa domanda, sta prendendo piede il “beauty box”, ovvero trucchi e creme a scatola chiusa.
Su diversi siti è possibile infatti acquistare prodotti per il make up nuovi, sconosciuti, ancora invenduti e a prezzi scontati. Il cliente riceverà a casa creme di bellezza e trucchi a scatola chiusa, senza sapere esattamente cosa c’è al suo interno, eventualmente selezionando anche degli abbonamenti mensili. In questo modo il cliente paga poco e i brand possono tastare il terreno.
L’idea è nata negli Stati Uniti (dove hanno avuto successo FabFitFun, BirchBox e Ipsy) e in Italia sempre più consumatori le scelgono, con in testa tre aziende particolarmente attive nel settore, quali Abiby, MyBeautyBox e LookFantastic.
Come si muovono queste aziende? MyBeautyBox, ad esempio, offre abbonamenti mensili a 14 euro per cinque prodotti dal valore di 50 euro, mentre LookFantastic al costo mensile di 20 euro spedisce una scatola da sei prodotti dal valore di almeno 150 euro svelando da subito il contenuto. Abiby invece, con un prezzo mensile di 24,90 euro, permetterà ai clienti di trovare «tra i 3 e i 5 prodotti, di almeno 3 brand differenti, il cui valore è di almeno 90 euro», come spiegato da Mario Parteli, cofondatore assieme a Luca Della Croce, per un’azienda giovane (2018) nata con lo scopo di far scoprire agli abbonati dei brand che ancora non sono arrivati in Italia, e che ha da poco annunciato un aumento di capitale da un milione e mezzo di euro.
Secondo i dati di Cosmetica Italia il mercato del make-up nel 2018 valeva oltre 10 miliardi di euro, con le vendite online che, nonostante una crescita del 22%, corrispondono solo al 3,8% del totale. Insomma per molte aziende ci sono ancora ampi spazi di manovra e mercati da conquistare, sia per brand stranieri non ancora presenti in Italia che possono così tastare il terreno prima del loro sbarco, sia per brand già conosciute che puntano ad una fidelizzazione della clientela. E qual è oggi il mezzo per eccellenza che permette di incentivarne la pubblicità? I social media e gli influencer.
Non a caso, se su YouTube la rubrica degli “unboxing” è così popolare e diffusa (ovvero l’apertura di pacchi a sorpresa con la recensione di diversi prodotti quali videogame, giochi, bigiotteria e alimenti), il fenomeno degli “unboxing” di cosmetici e trucchi non poteva non prendere piega.
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