Il 6 luglio arriveranno i saldi estivi nella maggior parte delle regioni italiane, ma le temperature dell’ultima primavera rischiano di influenzare i prezzi. Infatti secondo i consumatori e i commercianti, le temperature basse di maggio hanno rallentato le vendite e, per quanto si preveda ora il cambio di passo, le condizioni precedenti continueranno ad influenzare il mercato.
Secondo il Codacons «Il maltempo di maggio ha fatto iniziare con largo anticipo gli sconti di fine stagione in tutta Italia». Insomma le temperature basse e le piogge di maggio hanno affossato le vendite nel settore del commercio, facendo crollare gli acquisti nel comparto dell'abbigliamento e delle calzature.
Carlo Rienzi, presidente Codacons, osserva che la stagione estiva «è partita con evidente ritardo a causa del meteo, spingendo le famiglie a rimandare gli acquisti di nuovi capi di vestiario e calzature adatte ai mesi più caldi. Ciò ha comportato una contrazione delle vendite e una riduzione del giro d'affari per i negozianti attorno al -30% rispetto alla media nazionale del periodo, con punte più elevate nel nord Italia dove le condizioni meteo anche nei giorni scorsi rimanevano proibitive».
Confesercenti invece ritiene di avere buone prospettive per i saldi estivi, legate proprio all'improvviso aumento delle temperature e l'arrivo della quattordicesima da 7 miliardi di euro per 7,6 milioni di italiani. Secondo i dati in loro possesso inoltre gli italiani tornano a mostrare interesse verso la moda e prevedono una spesa di 531 milioni di euro in abbigliamento e accessori.
Ma come funzionano i saldi? Un commerciante che volesse attivarli deve indicare chiaramente accanto al prodotto il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso (facoltativa l’indicazione del prezzo conseguente a questo), deve fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita, deve dimostrare la correttezza dei prezzi applicati rispetto a quelli di listino, consentire al consumatore il rimborso di prezzo o la sostituzione di un articolo trovato difettoso dietro presentazione dello scontrino ed infine i prodotti scontati devono essere tenuti distaccati dai prodotti non scontati o comunque avere una segnaletica adeguata.
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