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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Gli operatori telefonici preoccupati dagli alti consumi del 5G

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Il 5G, il nuovo sistema tecnologico della telefonia mobile ad alta velocità, è pronto a debuttare sul mercato, portando con se tuttavia numerose preoccupazioni. Gli studi condotti dalle agenzie Vertiv e 451 Research stanno evidenziando le preoccupazioni dei principali operatori verso il futuro aumento dei consumi energetici per i dispositivi connessi. 

Il 90% del campione intervistato si è detto preoccupato per il consumo che la rete potrebbe causare, soprattutto l’aumento delle infrastrutture necessarie per poter permettere una maggiore connettività tra i dispositivi. Di contro, la maggioranza degli intervistati si è rivelata ottimista rispetto ai benefici e i risultati che il 5G potrà offrire. Per quanto riguarda le previsioni, l’incremento del consumo energetico si attesterebbe intorno al 170% rispetto al precedente 4G

Una soluzione riguarderebbe il sistema dell’Edge Computing, la quale prevede l’utilizzo di un cloud che elabori i dati ai limiti della rete e che, una volta elaborati, possano venire inviati ad un data center con dimensioni ridotte. Un processo che permetterebbe un risparmio di spazio, di potenza di calcolo e quindi di consumo energetico

Favorevole a questa soluzione il fornitore americano per datacenter Vertiv. Il 37% dei maggiori operatori mondiali si è mossa in tal senso, mentre un altro 47% non ha ancora iniziato a ricercare una soluzione.

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