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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Entro il 2023 aumento del consumo di “spiriti” nel mercato mondiale



Secondo i dati presentati dalla Federvini, avvalendosi dei dati forniti da Statistica.com, il fatturato degli “Spiriti” aumenterà entro il 2023 e già nel 2019 ammonterà a 440,197 milioni di dollari americani, con una crescita costante del mercato annuale pari al 3,2%. 

Il liquori che trascineranno l’aumento di domanda saranno in particolare il gin e il whiskey. Interessante anche la valutazione sulla geografia dei consumi, con l’India in testa nei consumi di whiskey (pari a 18.382 milioni di dollari), gli Stati Uniti per vodka, rum, gin e brandy (rispettivamente per 21.515 USD, 2.684 USD, 2.829 USD e 14.746 USD) ma con la Cina che in generale potrebbe generare 134.455 milioni di utili al mercato degli “Spirits”. Nel 2019 in relazione alla popolazione globale i ricavi per persona saranno pari a 59.81 dollari, con un consumo medio pro capite di 4,5 litri a persona. Per il 2023 il volume globale dovrebbe arrivare a 35.294,6 ML ad un prezzo medio unitario di 13,24 dollari. 

A mantenere il primato resta il whiskey, i cui ricavi ammonteranno a 86.603 milioni di dollari, con una crescita di domanda pari al 3,9%, con un consumo per persona pari a quasi 12 dollari in relazione alla popolazione totale e un consumo medio pro capite pari a 0,9 litri. 

La vodka arriverà a fatturare 46.790 milioni, con una crescita del 3,3%, con un ricavo di più di 6 dollari a persona e un consumo pro capite di 0,3 litri, mentre il brandy otterrà un giro d’affari di 68.630 milioni, con un aumento pari a quello della vodka per quasi 10 dollari di consumo pro capite in relazione alla popolazione totale 

Il rum si assesterà secondo le previsioni a 16.406 milioni, con una crescita del 3,7%, per un consumo di 2,23 dollari a persona e 0,1 litri, mentre la domanda di gin riguarderà 10.487 milioni di dollari, con una crescita del 4,5% per un consumo di 1 dollaro a persona e 0,10 litri pro capite. 

Infine, per tutti gli altri alcolici e liquori il fatturato sarà pari a 211.360 milioni di dollari quest’anno, con una crescita del 2,8% sospinta dalla domanda di consumo proveniente dalla Cina pari a 130.215 milioni di dollari, calcolando infine un ricavo di 28,72 dollari a persona per 2,6 litri. 

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