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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

In Italia aumenta la domanda di pc tra le aziende, in calo i consumatori



Una nuova indagine di mercato ha rilevato un aumento dell’acquisto di pc da parte delle aziende italiane, ma al contempo un calo tra i consumatori. La ricerca infatti, condotta dal Context, risalta nel primo trimestre del 2019 un aumento delle vendite di pc aziendali superiore al sedici percento rispetto allo scorso anno nel medesimo periodo, ma non tra i cittadini privati. Il trand in realtà conferma un dato europeo per quanto concerne i consumatori, come dimostrato nella ricerca di mercato della Context, fotografando le consegne del mercato PC anche negli altri paesi dell’Europa occidentale. Complessivamente il calo registrato è pari al 2,4%. In Italia si registra un +16,4% nell’ambito dei PC destinati alle aziende e un -5,8% per quelli diretti ai consumatori finali. 

In Europa l’acquisto di pc da parte di aziende è in negativo solo in Spagna, Polonia, Olanda, Svizzera, mentre risulta positivo negli altri paesi in un range compreso tra il 4% del Regno Unito e il 20% del Portogallo, con il picco dell’Irlanda al 22%. L’Eire, al contempo, è l’unico paese tra quelli analizzati a presentare un incremento dell’acquisto di pc anche tra i consumatori, per quanto il risultato del 0,5 percentuale sia estremamente esiguo. Il calo è decisamente più marcato nei paesi anglosassoni, con la Germania che registra un dato negativo vicino al 20%. 

Tuttavia, il divario tra i due dati è comunque dovuta alla relativamente bassa necessità da parte dei consumatori di possedere un pc quando possono utilizzare smartphone e tablet mentre, al contempo, le aziende sono spronate ad aggiornarsi e a rinnovare continuamente il proprio parco macchine, soprattutto a seguito della fine del supporto delle vecchie versioni di Windows, cosa che comporta un rialzo della crescita di domanda a livello mondiale. 

In aumento le vendite di notebook, con una percentuale pari al 6,6%, scavalcando i desktop cresciuti solo dello 0,6%, dimostrando anche un’evoluzione del lavoro sempre più versatile e mobile. Aumentano anche i prodotto destinati ai professionisti grafici, architetti, creativi e registi, bisognosi di una potenza di elaborazione superiore. Per quanto riguarda i marchi in testa per l’Europa troviamo HP e Lenovo, seguiti da Apple, Asus e Dell.

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