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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Cibo bio, benefici maggiori se proviene da orti a km zero


Per cogliere i benefici del consumo di cibo bio è fondamentale il km zero. A sostenerlo è il Report YouFarmer Bio&Salute 2019. Dallo studio, nato dalla collaborazione tra la piattaforma di co-farming YouFarmer finalizzata a consentire di avere il proprio orto a km zero coltivato da aziende agricole certificate biologiche e biodinamiche e l'Istituto Ricerche Applicate di Usmate Velate (Monza e Brianza), emerge che i prodotti da agricoltura biologica apportano benefici nutrizionali superiori a favore della salute cardiovascolare e prevenzione del cancro se provenienti da orti biologici a km0.

I risultati della ricerca, condotta nell'ultimo anno dalla ricercatrice dell'Iss nel dipartimento di oncologia e medicina molecolare Mariantonia Logozzi, hanno quindi confermato, con numeri e percentuali alla mano, che per avere benefici del consumo di cibo bio è fondamentale il km0.
 «La conservazione a temperature di +4 gradi per lungo tempo degrada- spiega infatti una nota- i fitonutrienti presenti nelle verdure e importanti vitamine idrosolubili, come la vitamina C, alleata indiscutibile della nostra salute». I ricercatori spiegano inoltre nel dettaglio che «le colture bio contengono in media un contenuto più elevato delle sostanze nutritive principali, rispetto alle colture convenzionali. 

Ad esempio, il contenuto di vitamina C di un frutto o di un ortaggio biologico è il 27% in più, in media, di prodotto coltivato impiegando fertilizzanti e pesticidi».
Infine si suppone che se consumati tutti e cinque gli ortaggi più studiati, in una dieta bio si consumano 89.2 mg di vitamina C contro i 67.9 mg di una dieta convenzionale.

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