
Una nuova denuncia viene annunciata oggi dal Codacons sul
crollo del prezzo del latte in Sardegna. L'associazione, a seguito delle
denunce degli allevatori, secondo cui in molti, pur di avere liquidità e non
far fallire le proprie aziende, sarebbero costretti a firmare contratti «in
bianco»
con le aziende, ha deciso di presentare un nuovo esposto alle Procure di Roma e
Cagliari. «Se
le accuse degli allevatori fossero confermate, ci troveremmo di fronte a
gravissimi illeciti da parte dell'industria del latte, che sfrutterebbe la
condizione di necessità dei Pastori per imporre contratti dove non
sono contenute le condizioni di acquisto della materia prima, lasciando così
alle aziende la libertà totale di determinare il prezzo del latte - spiega il
presidente Carlo Rienzi -. Per tale motivo, chiediamo alle Procure di accertare
i fatti, alla luce delle possibili fattispecie di estorsione, violenza privata
e associazione a delinquere». «L'emergenza scoppiata in Sardegna
si sta rapidamente estendendo ad altre regioni del centro Italia, a partire dal
Lazio, dove il settore ovicaprino attraversa un momento critico con i pastori sfruttati,
sottopagati e relegati a un ruolo subalterno. Il prezzo praticato dalle industrie
casearie, come confermato dallo studio di Ismea pubblicato lunedì, è al di
sotto dei costi di produzione». Così Coldiretti in una nota. «
Siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni utili per garantire un prezzo
equo ai pastori, comprese le necessarie iniziative giudiziarie per
assicurare la corretta applicazione delle norme sulle relazioni commerciali,
anche su specifico mandato degli allevatori, e assicurare la piena legalità del
funzionamento del mercato del latte. Tutto ciò come previsto dalla vigente
disciplina che impone il pagamento di prezzi non inferiori ai costi medi di
produzione».
Intanto in Sardegna sono almeno due gli episodi di blocco di
camion e autocisterne che si sono verificati oggi e che testimoniano la
tensione sociale. Il primo caso all'alba quando il camion di un
autotrasportatore è stato bloccato e obbligato ad aprire le valvole della
cisterna e a sversare il latte sulla strada. L'altro sulla Ss 131 Dcn al bivio
di Lula, tra Nuoro e Siniscola, dove un camion frigo è stato bloccato. E' stato
necessario l'intervento dei sindaci per calmare gli animi e consentire ai pastori di
'ispezionare' il carico. Dopo aver accertato che si trattava di carne italiana
il mezzo è stato fatto ripartire. Sul posto c'è la Polizia. Sul quel tratto di
strada, tra il km 50 e il km 83 si sono riversate centinaia di persone che
hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni. Migliaia di litri di latte
sono stati sversati sulla carreggiata. La situazione è sotto controllo da parte
delle Forze dell'Ordine, ma la tensione è alta.
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