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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

Alimenti, dall’ENEA il laser portatile per il controllo della qualità dei cibi



Un laser contro le frodi alimentari. Si chiama 'Safefood' ed è un dispositivo portatile per lo screening rapido e affidabile della qualità del cibo che finisce sulle nostre tavole. Grazie al progetto Techea, per il quale Enea ha stanziato 1 milione di euro, nei laboratori di Frascati si sta lavorando a due prototipi: uno destinato alle attività ispettive di organi di controllo come i Nas dei carabinieri, e l'altro per i controlli di qualità nell'industria alimentare. «Attualmente non esistono in commercio strumenti con queste caratteristiche. I controlli antifrode vengono fatti in laboratorio con analisi costose, lunghe e complesse che richiedono personale specializzato. Nei laboratori di Frascati stiamo lavorando per rendere i nostri dispositivi laser strumenti alla portata di chi deve garantire qualità e sicurezza degli alimenti, dalle imprese alla grande distribuzione, fino agli organi ufficiali di controllo», ha spiegato in una nota Luca Fiorani del Laboratorio Enea Diagnostiche e Metrologia, responsabile del progetto Techea. Basati su una tecnologia laser che utilizza luce e suono per rilevare sostanze nocive o non dichiarate in etichetta, i due strumenti si differenziano in base al loro specifico utilizzo: quello destinato all'industria alimentare è stato progettato per integrarsi nel processo industriale e monitorare tutta la catena produttiva. Il secondo strumento, che verrà dato in dotazione alle autorità ispettive, sarà maneggevole, di facile utilizzo e con le dimensioni di una valigetta.

 In quest'ultimo caso si tratta di una sorta di mini laboratorio portatile: basterà inserire un piccolo campione di cibo per avere in pochi secondi uno screening rapido e preciso della presenza di eventuali contaminanti. E proprio queste caratteristiche lo renderanno adatto per controlli veloci e mirati in tutti i canali di distribuzione, dai mercati ai supermercati, dalle mense di scuole, ospedali e aziende, fino ai piccoli negozi di alimentari. «La tecnologia alla base dei due apparecchi antifrode si chiama spettroscopia laser fotoacustica. Tecnicamente si 'spara' sul campione un fascio laser a infrarosso. Il campione a sua volta si riscalda, si espande e genera un'onda di pressione, una sorta di eco che viene ascoltata come suono attraverso un microfono. In questo modo riusciamo ad analizzare qualsiasi sostanza, senza che le sue molecole vengano alterate, e ottenere immediatamente i risultati per capire se siamo di fronte a una frode alimentare», sottolinea Adriana Puiu del Laboratorio Enea Diagnostiche e Metrologia. Finora questa tecnologia è stata testata su alimenti di grande consumo come pesce, bibite e succhi di frutta, latte in polvere, olio d'oliva e vino. Nel caso del pesce, sia fresco che in scatola, il laser ha individuato la presenza di istamina, molecola tossica che si forma quando il pescato è vecchio o conservato male. Dato che questa sostanza non viene distrutta durante la cottura, l'unico modo per tutelare la salute dei consumatori è di bloccare la merce prima che raggiunga la vendita. Nei succhi di frutta e nelle bibite analcoliche il sistema permette di identificare la presenza di cinque dolcificanti non dichiarati in etichetta come fruttosio, glucosio, maltosio, aspartame e saccarosio. Nel latte in polvere è in grado di rilevare la contaminazione da melammina, usata per produrre la plastica, mentre negli agrumi riesce a scovare infezioni da patogeno. Nell'olio extravergine di oliva svela la presenza di oli vegetali a basso costo e nel vino sostanze come metanolo, solfiti e glicole etilenico. 

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