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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Arrivano i saldi: ecco il decalogo anti-raggiri



Fonte: Repubblica


Torna a ridosso dell'Epifania l'appuntamento con i saldi di fine stagione, che prendono il via in quasi tutte le regioni il 5 gennaio e dureranno circa sessanta giorni. Con alcune eccezioni: in Basilicata i ribassi sono già partiti oggi, in Valle d'Aosta il fischio d'inizio risuonerà domani, mentre la Sicilia posticipa al 6 gennaio e alcuni distretti della provincia di Bolzano al 17 febbraio. I negozianti, fiduciosi, promettono un'adesione di massa: circa 280.000 attività, compresi quasi tutti i negozi di abbigliamento, esordiranno con sconti generosi del 40%, svela uno studio Confesercenti-Swg. All'entusiasmo dei commercianti corrisponde quello dei clienti, che per la prima volta dopo anni, sempre secondo lo studio, torneranno a prendere d'assalto le boutique. Circa un italiano su due (il 47%) si ripromette di acquistare almeno un capo.


Le date dei saldi nelle principali città d'Italia

CITTA'                     PERIODO
Milano (**) 5 gennaio – max 60 gg.
Torino (*) 5 gennaio – max 8 settimane
Genova (**) 5 gennaio – max 45 gg.
Venezia (**) 5 gennaio – 28 febbraio
Bologna (**) 5 gennaio – per 60 gg.
Firenze (**) 5 gennaio – per 60 gg.
Ancona (**) 5 gennaio – 1° marzo
Perugia (**) 5 gennaio – max 60 gg.
Roma (**) 5 gennaio – max 6 settimane
Napoli (*) 5 gennaio – max 60 gg.
Bari (**) 5 gennaio – 28 febbraio
Palermo (**) 6 gennaio – 15 marzo
Cagliari (**) 5 gennaio – max 60 gg.
Reggio Calabria (**) 5 gennaio – 28 febbraio
(*) Periodi determinati dal Comune, in base alla legge regionale / (**) Periodi determinati direttamente dalla Regione

Salgono fiducia e potere d'acquisto. Come ogni anno, sulle previsioni di spesa è un balletto di cifre. Per Confesercenti spenderemo in media circa 150 euro a testa, e l'86% si dice pronto a consumare come o più dello scorso anno. Appena più cauta Federmoda Confcommercio, che preannuncia un budget a persona di 143 euro: un po' meno del 2017, per un giro d'affari complessivo di 5,2 miliardi di euro con 15,6 milioni di famiglie alle prese con lo shopping. "La fiducia dei consumatori è tornata ai livelli del gennaio 2016. Un ingrediente imprescindibile, oltre al potere di acquisto degli italiani, per sostenere i consumi. Il vero vantaggio sarà non vedere i prezzi dei negozi, dal primo gennaio, con l'Iva al 25%. Il Governo ha fatto bene ad ascoltarci" esulta Renato Borghi, presidente Federmoda.

Per Federconsumatori metteremo mani al portafogli per 181,20 euro (per nucleo) con un aumento del +0,7% rispetto al 2017. Ancora più ottimista l'Adoc, la quale alza il budget di spesa personale a 250 euro, mentre teme il flop il Codacons, per il quale solo il 40% della popolazione acquisterà, 'investendo' 168 euro a famiglia, complice l'eccessiva vicinanza con le festività, le promozioni costanti sul web, e l'effetto Black Friday che avrebbe già esaudito i sogni degli italiani.

Si parte con forti sconti. Lo sconto medio di partenza sarà del 30% per circa la metà dei negozi - rivela Confesercenti - mentre il resto delle boutique esporrà riduzioni comprese tra il 40 ed il 50% del prezzo di cartellino per sopperire a un anno ancora di difficoltà del settore moda: nel 2017 sono scomparsi 2.400 negozi, più di 6 al giorno. Tra le regioni più colpite Piemonte, Trentino, Umbria e Valle d'Aosta.

Le scarpe che vorrei. Chi si concederà una passeggiata tre vetrine di negozi e centri commerciali ha una priorità su tutte: rinnovare la scarpiera. Con la zeppa, sportive, comode. Sono le calzature, su cui per anni si è stretta la cinghia, il vero oggetto del desiderio (per il 28% degli italiani). A seguire capi di maglieria, pantaloni, articoli per la casa o capispalla, come cappotti e giacconi invernali.

Il decalogo anti-raggiri. Ecco dunque dieci regole fondamentali da tenere bene in mente per acquistare senza rischi:

1. Attenzione al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato per legge in modo chiaro e leggibile il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
2. I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, non delle stagioni passate. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti a ribasso;
3. Diffidare dei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati, superiori al 50-60% (nascondono spesso merce non nuova) e delle vetrine tappezzate dai manifesti che nascondono i capi. Puntare sui punti vendita già conosciuti;
4. Attenzione alla presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme ai vestiti in saldo. Per scoprire le irregolarità è bene, prima dell'avvio dei saldi, fotografare con il cellulare il prezzo pieno degli abiti per valutare la veridicità dello sconto;
5. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina. Confrontare i prezzi di diversi negozi, annotando il prezzo dei capi interessanti. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo di spesa;
6. Verificare che il capo in vetrina sia lo stesso presentato in negozio;
7. I negozianti che di solito accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti anche durante i saldi ad accettare i pagamenti elettronici;
8. Spetta al commerciante consentire o meno la prova dei capi. Tuttavia è meglio diffidare degli abiti che possono essere solo guardati;
9. Occhio per i regali acquistati a saldo: si può cambiare solo la merce difettosa entro due mesi dalla scoperta del difetto. Conservare sempre lo scontrino;
10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso o non voglia restituire i soldi rivolgetevi ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o a un'associazione dei consumatori.

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