Passa ai contenuti principali

In primo piano

Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Bollo auto non pagato? Dopo tre anni è prescritto






Abbiamo dimenticato di versare il bollo auto e ci ritroviamo arretrati da pagare? Arriva una buona notizia: il bollo si prescrive in trentasei mesi. Dunque solo tre anni, non dieci come si riteneva in passato. L’ha precisato la Corte di Cassazione con una recente ordinanza (n. 20425/17). Il termine decorre dall’1 gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa era dovuta. Dunque, se ci viene notificata una cartella di pagamento con tre anni di ritardo, è da considerarsi illegittima. Per far valere la prescrizione tuttavia, bisognerà impugnarla entro 60 giorni dinanzi alla giustizia tributaria.

La novità. Facciamo un esempio: se non abbiamo pagato il bollo auto per l’anno 2016 la tassa si potrà ritenere prescritta il 31 dicembre 2019. Se tuttavia, a novembre 2019, ovvero prima della scadenza del termine, ci arriva a casa una cartella esattoriale che ne richiede il pagamento, abbiamo circa due mesi di tempo, dal momento in cui ci viene notificata, per impugnarla dinanzi alla Commissione tributaria provinciale. Se lasciamo decorrere invano i 60 giorni ci toccherà pagare, poiché la notifica interrompe i 36 mesi di prescrizione e il termine dei tre anni ricomincia a decorrere dall’inizio (art. 2943 cc). Ciò comporta che, in mancanza dell’impugnativa, se decorrono altri tre anni senza ricevere ulteriori solleciti di pagamento, la cartella sarà da considerarsi del tutto decaduta.

Commenti

Post più popolari