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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Rete Consumatori Italia chiama a raccolta i correntisti UniCredit dopo l'attacco informatico che ha esposto i dati di almeno 400.000 utenti all'uso dei pirati.

fonte: http://www.casadelconsumatore.it/




RCI mette a disposizione informazioni e modulistica gratuita per tutelarsi e interagire con la banca.

Tra settembre 2016 e luglio 2017 due diversi attacchi informatici hanno violato i dispositivi di sicurezza di UniCredit, esponendo ad acquisizione illegittima e furto i dati anagrafici e bancari di centinaia di migliaia di utenti.
La banca ha presentato esposto alla procura di Milano e divulgato un comunicato stampa dove tuttavia non chiarisce l'elenco completo dei dati che sarebbero stati oggetto di furto informatico.
Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici) chiede ad UniCredit di avere maggiori informazionisull'attacco in modo che sia chiaro se, ad esempio, oltre ai dati anagrafici (che da soli mettono a rischio gli utenti rispetto a possibili furti di identità) e al codice iban del conto corrente, siano stati compromessi anche dati come il saldo di conto corrente, i movimenti, le posizioni creditizie e i finanziamenti e non ultime le informazioni biometriche che dal 2014 la banca raccoglie col sistema FirmaMia.
RCI invita tutti gli utenti a contattare UniCredit al numero già fornito dalla banca (800 323285) o presso le filiali, per sapere se la propria posizione sia stata vittima del furto dati (la banca ve lo deve dire) e inoltre metterà a disposizione sul sito www.reteconsumatori.com e www.cambiapasso.it informazioni di prima tutela e un modulo di diffida per tutelarsi rispetto alle conseguenze della violazione nel caso in cui, dalle indagini, emerga un difetto nel sistema di misure di sicurezza richieste dal codice privacy.
Inoltre si invitano tutti i correntisti vittime del furto digitale ad aggiornare le credenziali di accesso di tutti gli account web a cui fino ad oggi potevano accedere con inserimento anche di semplici dati anagrafici (numeri di cellulare incluso): anche se le vostre password sono sicure, non dimenticate che spesso per cambiarle basta inserire dati alternativi come numero di telefono o data di nascita e questo espone a rischi per la sicurezza. Le associazioni dei consumatori promotrici di RCI (Assoutenti, Casa del consumatore e Codici) interverranno presso Procura della Repubblica, al fine di chiedere agli inquirenti di verificare se la banca abbia rispettato le normative sul trattamento dei dati personali e per quale motivo non abbia denunciato in precedenza quanto accaduto nel 2016.
Per maggiori informazioni potete contattare il numero verde 800.168.566 da rete fissa oppure 02.87169705 da cellulare.

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