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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Devi traslocare? Occhio ai preventivi!



Oggi vogliamo raccontarvi cosa è successo alla nostra iscritta Claudia con una ditta di traslochi. Premettiamo che il tutto è iniziato ben più di un anno fa, quando Claudia, dovendo cambiar casa, si è informata su quanto le sarebbe costato il trasloco.
Per cercare di risparmiare Claudia decide di affidarsi al web e, dopo un’attenta ricerca tra un sito e l’altro di aziende di traslochi, chiede un preventivo a quella che prometteva un risparmio imbattibile rispetto alle altre, oltre un apparente maggior servizio, vista la possibilità di usufruire di una consulenza di un team di esperti, come promesso sul sito.
Subito le è balzato all’occhio il titolo “L’eccellenza dei traslochi in Italia” e poi scorrendo velocemente la pagina ha visto più o meno che si trovavano in tutte le parti del nostro Paese, oltre ad avere la possibilità di chiedere un preventivo gratuito.
Le sembra di aver trovato proprio quello che sta cercando, così, ben contenta decide di contattarli telefonicamente comunicando all’operatore i suoi dati, la data prevista per il trasloco, il luogo di partenza e quello di arrivo.
Passano pochi giorni ed arriva il preventivo, ma tutto questo lowcost non c’è e quindi si rivolge ad un’altra ditta.
Fino a questo momento sembrava tutto normale, ma poi…
Dopo qualche mese, non venendole neanche più in mente quel preventivo che aveva chiesto, Claudia si trova nella casella di posta elettronica una mail con la richiesta di pagare il trasloco. Ma quale trasloco?! Alla fine Claudia si era solamente fatta fare un preventivo (tra l’altro gratuito) e non aveva usufruito di alcun servizio da parte loro. Eppure, in allegato si vede una fattura di ben 2.400,00 euro!!!
Convinta che si trattasse di un errorecontatta telefonicamente la ditta di traslochi spiegando di non aver usufruito del servizio e ribadisce il tutto anche per iscritto via mail. Ma loro continuano a chiederle di pagare.
Trascorso circa un anno la storia non è ancora finita ed anzi, Claudia viene contattata da un recupero crediti che le comunica di aver ricevuto l’incarico per incassare la cifra di 3.860,26 euro, importo maggiorato rispetto al precedente di 400 euro di interessi e oltre mille euro per il recupero del credito.
Mille euro per scrivere una lettera ed inviarla tramite mail, sembra una cifra davvero esagerata se pensiamo che non ci sono state neppure spese vive, come l’invio di una raccomandata o altro. Anche 400 euro di interessi in un anno si commentano da soli!
A questo punto, Claudia, non sapendo più cosa fare decide di rivolgersi a Casa del Consumatore dove racconta la vicenda ad un avvocato che, dopo aver sentito tutta la storia, decide di contattare telefonicamente la società di recupero del credito, la quale però risponde al legale che al momento non possono dare alcuna informazione, in quanto la pratica sarebbe “sospesa” in attesa di chiarimenti da parte della ditta di traslochi.

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