Conto alla rovescia per i saldi estivi, che da quest’anno, per la prima volta e per non sfavorire nessuna Regione, cominceranno lo stesso giorno in tutta Italia: il primo luglio. Questa estate quindi potremo fare acquisti di abbigliamento a prezzo scontato a partire dal primo sabato di luglio, da Aosta ad Agrigento. A variare sarà il periodo di durata delle promozioni: nel Lazio ci saranno solo sei settimane di tempo, ma la maggior parte delle regioni le prolungherà fino al termine di agosto.
E come ogni anno ci si interroga sul richiamo che avranno i saldi sui consumatori, in un periodo di lenta ripresa economica. L’associazione Adoc ha stimato una spesa media di 270 euro a famiglia, circa il 10-12% del reddito disponibile. Meglio di qualche mese fa: la spesa sarebbe infatti dell’8% più alta rispetto ai saldi invernali 2016-2017. Secondo Roberto Tascini, presidente di Adoc, “gli acquisti più ingenti si concentreranno, come di consueto nel periodo finale, quando gli sconti arriveranno fino al 50-60%”. Secondo l’associazione circa il 25% degli acquisti verrà fatto direttamente online. E proprio in Rete è possibile trovare offerte e sconti non solo per poche settimane l’anno, ma da gennaio a dicembre. Insomma, il comportamento dei consumatori cambia insieme alla tecnologia e lo strumento dei saldi appare sempre più datato.
Durante il periodo dei saldi è possibile dare una rinfrescata al guardaroba risparmiando molto, ma è altrettanto facile incappare in qualche fregatura. La maggior parte delle volte è sufficiente conoscere i propri diritti per tenersi alla larga da brutte sorprese. Come ogni anno vi proponiamo il nostro vademecum, da tenere a mente prima di uscire per fare shopping.
- Attenzione al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato per legge in modo chiaro e leggibile il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
- I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, non delle stagioni passate. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti a ribasso;
- Diffidare dei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati, superiori al 50-60% (nascondono spesso merce non nuova) e delle vetrine tappezzate dai manifesti che nascondono i capi. Puntare sui punti vendita già conosciuti;
- Attenzione alla presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme ai vestiti in saldo. Per scoprire le irregolarità è bene, prima dell’avvio dei saldi, fotografare con il cellulare il prezzo pieno degli abiti per valutare la veridicità dello sconto;
- Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina. Confrontare i prezzi di diversi negozi, annotando il prezzo dei capi interessanti. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo di spesa;
- Verificare che il capo in vetrina sia lo stesso presentato in negozio;
- I negozianti che di solito accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti anche durante i saldi ad accettare i pagamenti elettronici;
- Spetta al commerciante consentire o meno la prova dei capi. Tuttavia è meglio diffidare degli abiti che possono essere solo guardati;
- Per i regali acquistati a saldo si può cambiare solo la merce difettosa entro due mesi dalla scoperta del difetto. Conservare sempre lo scontrino;
- Qualora il commerciante si rifiutasse di cambiare un articolo difettoso o non voglia restituire i soldi rivolgetevi ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o a un’associazione dei consumatori.
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